BRADICARDIA
Si definisce bradicardia, una frequenza cardiaca inferiore a 60 battiti al minuto. I battiti cardiaci, sono considerati regolari, quando compresi tra le 60 e le 100 pulsazioni al minuto.
Si può classificare la bradicardia in:
lieve, quando la frequenza è compresa tra i 50 e i 59 battiti al minuto;
moderata, quando la frequenza cardiaca è compresa fra i 40 ed i 49 battiti al minuto;
grave, quando il battito scende sotto i 40 battiti al minuto.
Anche nei bambini con meno di un anno di età, potrebbero manifestarsi episodi di bradicardia; prenderà in questo caso il nome di bradicardia fetale o neonatale, si manifesta con frequenza cardiaca inferiore ai 100 battiti al minuto, poiché nei bambini la frequenza cardiaca è di 110-116 battiti al minuto.
La bradicardia, non è da considerarsi pericolosa negli anziani e in chi pratica attività sportiva agonistica, poiché si presenta in maniera fisiologica.
La bradicardia, avendo frequenze basse, vedrà il cuore in difficoltà, non sarà infatti in grado di pompare quantitativi sufficienti di sangue; ciò porterà una riduzione dell’apporto di ossigeno a cervello e organi.
Tra i sintomi, avremo: dispnea, vertigini, affaticamento, sincopi, stati confusionali, dolore al torace, insonnia, disturbi alla memoria, ipotensione.
Questi sintomi, potrebbero essere causati anche da altre patologie, pertanto sarà necessario eseguire esami specifici al fine di capire le cause dei sopracitati sintomi e scegliere le cure più adeguate.
La bradicardia, potrebbe essere anche patologica, a causarla potrebbero essere condizioni che porteranno anche all’alterazione dell’attività elettrica del tessuto di conduzione del cuore.
Alcune condizioni possono essere:
danni al miocardio provocati dall’invecchiamento, danni dovuti all’infarto del miocardio, pressione alta, cardiopatie congenite, miocardite, ipotiroidismo, farmaci.
La bradicardia neonatale potrebbe essere legata alle carenze d’ossigeno conseguenza delle difficoltà respiratorie del neonato.
A stabilire la presenza di bradicardia, sarà il medico; medico che prescriverà determinati esami, a seconda dei casi.
Tra gli esami, ci saranno:
Elettrocardiogramma, ECG sotto sforzo ed ECG Holter.
Tilt test, volto a valutare frequenza cardiaca e comportamento della pressione sanguigna; il paziente verrà posizionato su un lettino posto inizialmente in orizzontale e successivamente ruotato in posizione verticale.
Monitoraggio del sonno, se il cardiologo riterrà che la bradicardia possa essere causata dalle apnee notturne.
Verranno prescritte inoltre le analisi del sangue al fine di valutare eventuali patologie che potrebbero aver scatenato il manifestarsi della bradicardia.
La terapia verrà prescritta a seconda del problema che causa la bradicardia e dalla gravità dei sintomi.
Se la bradicardia sarà causata da ipotiroidismo o apnea del sonno, curando la patologia si curerà anche la bradicardia.
Se a causare la bradicardia saranno dei farmaci, potrebbe essere necessario sostituirli o diminuirne il dosaggio; potrebbe essere anche necessario impiantare uno stimolatore cardiaco.
Sarà necessario ricorrere ad impianto di stimolatore cardiaco se la bradicardia scatenerà alterazioni nella trasmissione degli impulsi elettrici del cuore.
Se la bradicardia si manifesterà all’improvviso, si ricorrerà a cure farmacologiche d’urgenza.
Se si avrà grave bradicardia patologica potrà causare anche insufficienza renale, pressione bassa, edema polmonare, ipotermia, pallore e cianosi, stati di incoscienza e coma, arresto del cuore e morte.