DONNE, MENOPAUSA E RISCHIO CARDIOVASCOLARE

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Nelle donne sovente le malattie cardiovascolari si manifestano dopo la menopausa.

Le malattie cardiovascolari sono tra le principali cause di morte in Italia e da ricerche recenti è emerso che queste patologie colpiscono con tassi di gravità maggiori le donne rispetto agli uomini.

Va detto che le donne hanno una percezione minore di rischio ma ciò si ricollega alla comparsa di tali malattie a seguito della menopausa. Inoltre non vi è la solita manifestazione di sintomi che potrebbero essere ricollegati a tali malattie; tra i quali dolore toracico e al braccio sinistro specie nell’infarto.

Le donne hanno un rischio cardiaco diverso dagli uomini; le donne durante il loro periodo fertile sono protette a livello cardiovascolare dagli estrogeni che hanno anche un effetto favorevole di regolazione del metabolismo. Con la menopausa e la riduzione degli estrogeni, il metabolismo subirà una sorta di metamorfosi che tenderò a far aumentare la pressione arteriosa ma si riscontrerà anche un aumento del peso. Di conseguenza il cuore sarà esposto a maggiori rischi.

Ma non è solo la menopausa a rappresentare un fattore di rischio; avremo anche diabete, obesità, ipercolesterolemia, ipertensione arteriosa, stress, sedentarietà, tabagismo ma anche la predisposizione genetica.

Le malattie cardiovascolari tenderanno a presentarsi nelle donne 10 più tardi rispetto agli uomini, proprio perché, come già detto in precedenza, sono protette dagli estrogeni fino all’avvento della menopausa.

Sarà anche più complicato diagnosticare eventuali malattie cardiovascolari poiché queste presenteranno sintomi e quadri clinici differenti rispetto a quelli degli uomini.

Ad esempio nella cardiopatia ischemica vi saranno caratteristiche simili in donne e uomini; ci sono specifiche particolarità nelle donne delle quali non si era a conoscenza fino a poco tempo fa in quanto gli studi spesso e volentieri tendevano a concentrarsi solo sui quadri clinici negli uomini.

È stato possibile solo nel 1991 includendo anche le donne nei campi di ricerca al fine di poter valutare le differenze in sintomi, fattori di rischio e terapie.

Bisogna quindi concentrarsi nella differenza dei sintomi nelle donne per riuscire a diagnosticare eventuali cardiopatie per tempo. Nel caso della cardiopatia ischemica, nelle donne nella maggior parte dei casi tra i sintomi avremo dolore addominale soprapubico e ombelicare, stanchezza, sincope ecc.

Sono sintomi che spesso potrebbero venir presi sottogamba portando ad analisi e diagnosi tardive.

Anche nel processo di diagnosi ci saranno differenze tra uomini e donne; l’esame più utilizzato generalmente è il test da sforzo che però nelle donne nel periodo della premenopausa potrebbe risultare falsato.

Le donne però sono soggette a sindromi coronariche acute che si presentano raramente negli uomini.

Stiamo parlando della sindrome di Tako Tsubo così denominata per la forma che assume il ventricolo sinistro del cuore, simile ad una sorta di contenitore utilizzato per la pesca di calamari in Giappone.

Potremmo dire che questa patologia sia simile all’infarto per sintomi, alterazioni in fase di esami elettrocardiografici e degli enzimi miocardici; quest’ultimi sono sostanze rilasciate nel sangue dalle cellule del miocardio se morte o in sofferenza a causa di scarsa ossigenazione.

Dalla coronarografia potrebbe presentarsi una complessiva situazione di normalità, però il ventricolo si mostrerà come se colpito da infarto.

Questa sindrome sarà conseguenza di forti stress psico-fisici; ma vi sarà un recupero totale della funzione del ventricolo, in tempi diversi a seconda del singolo.

Per prevenire i rischi che le donne corrono con l’avanzare della menopausa devono chiaramente adottare uno stile di vita sano.

Devono seguire una corretta ed equilibrata alimentazione per mantenere un peso forma ideale ma anche per evitare l’aumento della pressione e del colesterolo; devono essere prediletti alimenti quali: frutta, verdura, legumi, pesce e carni bianche.

Il consumo di insaccati, carni rosse, formaggi, dolci,  zuccheri e alcolici va limitato.

È fondamentale inoltre la pratica di almeno 30 minuti di attività fisica giornaliera.

Per contrastare palpitazioni e vampate non si deve eccedere con caffè e cibi piccanti e speziati.

 

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