EFFETTI DEL COVID SUL CUORE
A seguito dell’infezione da COVID19, tanti sono i segni che restano sul cuore: dolore al petto, palpitazioni e alterazioni del battito, ma anche stanchezza, indebolimento generale, affaticabilità e difficoltà respiratorie.
LE CONSEGUENZE DEL COVID
L’infezione da Sars-Cov2 causa importanti manifestazioni cliniche e psicologiche, anche a mesi di distanza dalla guarigione.
Si parlerà quindi di Long Covid come una vera e propria sindrome post-virale a sé stante; sarà caratterizzata dall’insieme dei disturbi che persisteranno dopo la negativizzazione.
COS'È IL LONG COVID E QUALI EFFETTI HA SUL CUORE?
Per Long Covid s’intende quello che si verifica dopo 3 mesi circa dalla malattia acuta; si avranno fenomeni infiammatori, legati ad alterazioni della coagulazione o a possibili eventi ischemici. I pazienti avranno quindi dolori toracici, dolori che non sempre evidenzieranno una corrispondenza con gli esami che si eseguono. Si avranno inoltre palpitazioni ed alterazioni del battito cardiaco, stanchezza, spossatezza, debolezza, affaticabilità e difficoltà respiratorie.
Alcuni guariti, manifesteranno fenomeni che andranno ad interessare direttamente il cuore, come miocarditi e pericarditi, sviluppate nella fase acuta della malattia, che possono però anche insorgere in una fase successiva.
Dai primi dati raccolti si è vista una riduzione della distensibilità del cuore, che diventando meno elastico potrebbe predisporre a scompenso cardiaco.
Vi sono poi le aritmie, legate ad esiti infiammatori o fibrotici che possono palesarsi a distanza di tempo.
Nel lungo periodo, sembrano non aumentare i casi di mortalità per cause cardiache; nell’esecuzione di risonanza magnetica e cardiaca, vi saranno alterazioni che mostreranno presenza di cicatrici fibrose sul cuore.
LE CONSEGUENZE INTERESSANO ANCHE I GIOVANI?
Stando alle conoscenze attuali, sul cuore qualcosa resta; non sono ancora note la gravità, se gli effetti tenderanno a risolversi nel corso del tempo, se potrebbero comportare un peggioramento delle generali condizioni di salute, specie in età adulta.
I giovani saranno rintracciabili solo se cercati in modo specifico, in quanto sfuggono ai dati degli ospedali.
ESAMI DI CONTROLLO CONSIGLIATI A 3 MESI DALL’INFEZIONE
È consigliato a chiunque sia risultato positivo al Covid, fare una visita di controllo a tre mesi dall’infezione, anche ove non ci siano sintomi.
Chi invece presenterà sintomi persistenti, deve sottoporsi periodicamente a visite di controllo, a seconda poi di quali siano i risultati ottenuti dai primi controlli.
L’EFFETTO dei FARMACI ANTIPERTENSIONE CON SUL CUORE
Nelle fasi acute della pandemia, si è discusso di quanto pericolosi potessero essere alcuni farmaci ipertensivi.
Da alcuni dati raccolti nel gennaio 2022, è emerso l’effetto protettivo dei farmaci ipertensivi negli anziani e in quei soggetti più esposti al rischio di mortalità.
In relazione al long Covid e alle ripercussioni sul cuore, in determinate situazioni cliniche i farmaci antipertensione hanno una fondamentale funzione protettiva sul cuore.