INSUFFICIENZA AORTICA
L'insufficienza aortica è la conseguenza di una chiusura incompleta della valvola aortica che regola il flusso del sangue dal ventricolo sinistro all’aorta. In questa situazione parte del sangue refluisce nel ventricolo sinistro, impedendo un pompaggio efficiente verso il resto dell'organismo.
Il suo ruolo è assicurarsi che il flusso sia unidirezionale, la valvola aorta si chiude e durante la sistole si riapre, il sangue ossigenato verrà immesso nell’aorta e poi trasportato a organi e tessuti.
Nell’insufficienza aortica i lembi valvolari non si toccheranno in chiusura e durante la diastole si avrà il ritorno del sangue dall’aorta verso il ventricolo.
Che cos'è l'insufficienza aortica?
Se la valvola aortica non si chiuderà parte del sangue pompato dal ventricolo sinistro tornerà indietro. Di conseguenza si avrà la comparsa di affaticamento e fiato corto, ma potrebbero esserci conseguenze più gravi come scompenso cardiaco ed endocardite. In generale però i sintomi dell’insufficienza aortica potrebbero comparire e manifestarsi anche dopo una decina d’anni. Se l’insufficienza dovesse essere grave, compariranno subito i sintomi di scompenso cardiaco.
Le cause dell'insufficienza aortica
Le cause dell’insufficienza aortica possono essere: da malattia della valvola o da malattia della radice aortica.
Nelle forme legate a malattia della valvola, può essere causata da malattie reumatiche; causa che ara associata a stenosi mitralica.
La causa reumatica è estremamente rara quando si tratta di forme isolate di insufficienza aortica.
La forma più frequente di insufficienza cardiaca, ad oggi risulta essere quella degenerativa, causata dall’aortosclerosi, che potrebbe essere causa anche sella stenosi aortica. L’insufficienza isolata è rara, quindi se si avranno stenosi ed insufficienza, si parlerà di steno-insufficienza aortica.
La bicuspidia aortica vedrà la presenza di una valvola con due lembi anziché 3 che non si chiudono adeguatamente, sovente causa insufficienza aortica associata alla dilatazione dell’aorta ascendente.
Può capitare che l’insufficienza aortica sia conseguenza di endocardite batterica, infezione batterica localizzata sui lembi valvolari causandone alterazioni che porteranno ad insufficienza valvolare acuta.
Le forme di insufficienza aortica da malattia della radice aortica vedono la dilatazione del tratto iniziale dell’aorta; dilatazione che causa l’allontanamento dei lembi valvolari che non combaceranno più in diastole, quindi quando la valvola dovrebbe restare chiusa, causando il rigurgito di sangue nel ventricolo.
I sintomi dell'insufficienza aortica
In genere l’insufficienza aortica ha manifestazione graduale. Rimane asintomatica fino a quando il cuore compensa il difetto valvolare, compariranno poi i vari sintomi quali debolezza, fiato corto, dolore al petto, palpitazioni, aritmie, svenimenti, gonfiori a piedi e caviglie.
Prevenire l'insufficienza aortica
L’insufficienza aortica non è prevenibile, ma può esserne ridotto il rischio adottando alcuni accorgimenti.
Ad esempio, il mal di gola va curato in modo adeguato al fine di ridurre il rischio di sviluppare malattie reumatiche. E’ fondamentale avere un’attenta igiene orale per ridurre il rischio di sviluppare endocarditi. Va monitorata la pressione arteriosa.
Diagnosi
Una diagnosi precoce rende possibile intervenire prima che l’insufficienza aortica si aggravi al punto da mettere a rischio la vita di chi ne è affetto.
I primi sospetti si possono avere quando verrà riscontrato il soffio al cuore durante una visita medica.
Gli esami da eseguire per accertarsi della presenza di insufficienza aortica sono: l’ecocardiogramma, la radiografia al torace, l’angiotac, il test da sforzo, il cateterismo cardiaco.
Grande importanza ha l’ecocardiogramma in quanto permette di valutare l’entità del rigurgito, dando indicazione sulla direzione del flusso sanguigno e permettendo di constatare la presenza di un eventuale ingrossamento del ventricolo sinistro causato dalla difficoltà del cuore di pompare il sangue.
L’angio tac mira allo studio dell’aorta e dei suoi componenti facendo emergere le anomalie del flusso del sangue. Se la diagnosi dell’angio tac non dovesse essere chiara si ricorrerà all’ecografia trans esofagea, ecografia che mediante l’utilizzo di una piccola sonda analizzare più approfonditamente la struttura aortica.
Se questo non sarà sufficiente ad ottenere una diagnosi, si procederà al cateterismo cardiaco che è lo step antecedente al trattamento chirurgico; mediante il cateterismo cardiaco e l’introduzione di un catetere che verrà agganciato al ventricolo sinistro sarà possibile analizzare la morfologia della valvola e individuare l’anomalia.
Trattamenti
La terapia dell’insufficienza aortica varia a seconda della gravità del difetto valvolare, dai sintomi ad esso associati e dalla presenza o meno di disfunzione ventricolare sinistra.
Quando si hanno casi meno gravi, non bisognerà necessariamente ricorrere a terapia, ma è fondamentale monitorarsi mediante valutazioni cliniche ed ecocardiogramma al fine di poter intervenire con celerità al fine di poter intervenire tempestivamente se dovessero esserci peggioramenti. Se si avrà la pressione troppo alta, il medico dovrà prescrivere farmaci ipertensivi che vadano a ridurre il progredire dell’insufficienza aortica.
Se si avrà insufficienza aortica grave con sintomi o segni di disfunzione ventricolare sinistra, la soluzione è l’intervento chirurgico al fine di: riparare o sostituire la valvola aortica.
La prognosi è in genere buona. Per tornare alla normale vita quotidiana bastano pochi mesi.
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